editore per amore della cultura di Sofia Martignani |
l'intervista Grandi e piccole case editrici, grandi e piccole librerie, e tre distributori che, in Italia, fanno il buono e il cattivo tempo del mercato librario .E' questa la situazione italiana: la cultura in mano a pochi "big", e tante perle di stile e di contenuti destinate al macero o all'anonimato, se non hanno la fortuna di entrare nelle collane dei principali editori. Dei "grandi" si sa più o meno tutto. Sono gli editori minori che faticano a segnalare al pubblico la propria presenza, a sventolare la bandiera della buona lettura. Una lotta quotidiana, la loro, il più delle volte dettata da una vera e propria fede nella cultura di qualità, e sostenuta da una pervicace volontà di esplorare tutti i mezzi di comunicazione a disposizione anche i più innovativi per potere finalmente emergere. |
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Luciano Simone]li ha cominciato a occuparsi di giornalismo e editoria dal 1970. Nel 1992 viene chiamato a dirigere la Rusconi Libri, ma la sua voglia di mettersi in proprio non si estingue. Nel 1995 inizia il faticoso cammino dell'editore indipendente. Grande esploratore dei nuovi media, è il primo in Italia a sperimentare l'editoria elettronica (e-book) e stampa digitale. Con le idee chiare e la maturità di chi, la parola scritta, l'ha osservata da differenti punti di vista (Simonelli è un professionista dell'informazione e un letterato a tutto tondo), realizza un sogno e chiama la sua unica collana "Il piacere di raccontare": una raccolta, prevalentemente di saggistica, realizzata grazie ad approfondite ricerche e utilizzo di fonti originarie. Il suo esordio nell'editoria è con L'inchiostro verde di Togliatti, di Massimo Caprara. Inizia da qui il suo difficile eppure gratificante percorso: i successi che lo costellano sono dovuto al puro e semplice consenso dei lettori-acquirenti e delle piccole librerie che gli danno spazio. Simonelli stampa poche novità (ha festeggiato la trentottesima pubblicazione dopo sette anni d'attività), ma data la preziosità del materiale utilizzato per realizzare i testi è solito dire che tutti i titoli in catalogo possono essere sempre considerati delle novità. Come sopravvive un piccolo editore? Non esclusivamente con gli introiti editoriali. Simonelli è anche giornalista -ha lavorato per varie testate e attualmente collabora a La Stampa -e scrittore |
Gli abbiamo chiesto quali siano i problemi maggiori del mercato librario italiano."Per la mia esperienza, un grosso ostacolo è rappresentato dal "reso ".Il venditore considera i libri del piccolo editore allo stesso modo di quelli dei grandi. Tiene il libro in esposizione per un tempo troppo breve, trattandolo alla stregua di una qualsiasi merce di scambio. Con la differenza che un paio di calze invenduto non viene restituito al produttore, ma tenuto in magazzino o comunque rivenduto scontato; non altrettanto avviene per il libro." L'asse del problema, dunque, secondo Simonelli, si sposta dalla distribuzione al libraio che, per ovviare a problemi di spazio e di gestione delle troppe novità da proporre, non tiene il libro esposto per un tempo sufficiente a farlo conoscere dal pubblico. "Il libraio può sempre confidare sul fatto che, in ogni modo, l'invenduto può ritornare all'editore, senza che ciò rappresenti per lui una grande perdita. E comunque, il reso di un testo che fa ritorno a una Feltrinelli o a una Mondadori costituisce una perdita irrisoria rispetto a quella che produce il reso a una `Simonelli', o a un'altra piccola casa editrice.E' chiaro: con tutti i libri che pubblica in un anno, e forte del traino che costituisce di per sé, presso i lettori, un marchio famoso, il grande editore non risente del reso quanto il piccolo che deve sopravvivere con i suoi pochi titoli." La Simonelli Editrice s.r.l è on line dal 1996. Nelle oltre novecento pagine del sito www.simonel.com ha creato la Biblioteca OnLine, e-book ante litteram gratuiti in formato PDF. Un anno dopo nasce L'Istrice, webzine di cultura, attualità e informazioni all'interno del quale vi sono e-Supplementi che trattano argomenti popolari quali: Dialetti d'Italia, Diario del Novecento, New Diges4, e molti altri. |
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