ISTAT - Matrimoni- un italiano su tre divorzia !

Ultime notizie dal nostro istituto di statistica , 280.000 matrimoni 54.00 divorziati. E' il trionfo del progresso o del regresso ?

Alla base di tutto questo c'è la mancata formazione degli sposi e dei nostri giovani, lasciati a copiare i modelli del cinema della Tv. I modelli che propongono sono il frutto della fantasia perversa degli scrittori e sceneggiatori. Non per niente il famoso barone De Sade ne è l'esempio più famoso, giacché lui di tutto quello che ha scritto non ha mai fatto niente ! Anche perché quando ha partorito i suoi scritti era in prigione ! E scrisse queste fantasie estreme sessuali solo per far dispetto al Re che lo aveva imprigionato ingiustamente.

Il bello o il brutto è che poi quelle cose c'è chi ha tentato di farle influenzato da quegli scritti Sadistici credendoli possibili e non frutto di fantasia.

Così i nostri sceneggiatori e scrittori partoriscono malvage fantasie che vanno ad influenzare le povere menti dei nostri cittadini più deboli, che imitiamo quei comportamenti credendoli liberatori e sintomo di emancipazione mentre invece sono la corsa verso l'abisso che li porterà solo alla morte prima psicologica e morale e poi fisica.

La chiesa che poteva evitare questo è stata immobile per anni; prima perché i mezzi di comunicazione e il cinema erano solo opera del diavolo poi perché si e assuefatta a questa moda e anzi pure lei trasmette certe filmati nella sua moderna tv 2000 invece di fare una scelta,ma non per censura, ma per educazione e per seguire il vangelo .

IL vangelo non è contro il cinema o la tv ma contro un certo tipo di cinema e tv, non è contro la modernità ma contro le mode disfattiste della famiglia e della società.

La chiesa deve riprendere in mano l'educazione della gioventù abbandonata a se stessa, dei giovani sposi a cui fa solo un corso di tre mesi (da ridere) e accontentadosi di false promesse.

Gesù disse "va e non farlo più " e non va che poi ti confessi !

L'educazione è , una cosa seria, alla sua base c'è il vangelo, e non solo, ma anche le leggi le giuste tradizioni scritte da secoli per il nostro bene. Ci sono i doveri , i diritti, il coraggio, la forza di resistere alle prove della vita, la consapevolezza che il nostro fine è il bene dell'altro.

Diceva Francesco "

Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace.
Dov’è l’odio, fa’ ch’io porti l’amore,
dov’è l’offesa, ch’io porti il perdono,
dov’è la discordia, ch’io porti l’unione,
dov’è il dubbio, ch’io porti la fede,
dov’è l’errore, ch’io porti la verità,
dove sono le tenebre, ch’io porti la luce
dov’è la tristezza, ch’io porti la gioia.
Maestro, fa’ ch’io non cerchi tanto:
di essere consolato, quanto di consolare,
di essere compreso, quanto di comprendere,
di essere amato, quanto di amare.
Poiché: è donando che si riceve,
perdonando che si è perdonati,
morendo che si risuscita alla Vita. Eterna.

Sono regole sempre valide anche per le coppie e nello stesso stempo sono regole che portano al pace nel cuore e nella società, sono regole che portano unione nelle famiglie e tra i genitori e i figli che non dovranno più domandarsi ma qual'è il mio vero padre o la mia vera madre?

Allora la chiesa si svegli e reinventi la pastorale della gioventù e delle coppie e scuota i parroci ad agire in tal senso e non a stare lì con le mani in mano a dispensare i sacramenti a richiesta.

I Sacerdoti devono riscoprire il loro ruolo di padri e di servitori dei loro parrocchiani e non ricercare il loro presunto diritto ad una vita libera da qualsiasi vincolo, (come molti fanno oggi ) anche loro sono "sposati" e perciò hanno degli obblighi da rispettare e non solo con Dio, ma con la fisicità dei loro parrocchiani.

Per fare ciò si devono far aiutare anche dai cosiddetti laici che hanno più esperienza in questo campo e che sono responsabili come lui della vita della parrocchia.

Possa così il matrimonio venire riscoperto nei suoi valori, nella felicita del suo mistero di dono e di amore. Possa la gioia della famiglia con il suo esempio attirare altri a instaurare una vita di comunione e condivisone con alla base i principi del vangelo perché solo così " i due saranno una sola carne" e perciò contenti di essere indivisibili per gioia e non per dovere.

 

Henry