Chi è che soffia sul fuoco del razzismo?

 

Il razzismo sembrava sopito, invece in questi giorni è più vivo che mai, stanno esplodendo tutti gli odi che gli uomini si erano trattenuti dentro per anni, non riuscendo mai a superarli, ma fino a poco tempo fa era pericoloso uscire allo scoperto senza subire i biasimi del pubblico e dei mass. media. Oggi invece tutto concorre a far esplodere il problema i mass - media sobillano facendo credere di fare informazione invece in realtà procurano solo imitazione e istigazione e questo è chiaro dal loro modo di dare la notizia. I mass media seguono sempre l'antico COMANDAMENTO "Sbatti il mostro in prima pagina" che è QUELLO che procura loro più denaro e consenso e libidine sul lettore o ascoltatore o facebookatore.

Il vaso di Pandora è colmo e lo stanno scoperchiando anche grazie all'incoscienza dei nostri politici che sono i primi ad esser razzisti convinti invece di risolvere un antica questione come quella secolare delle migrazioni con divieti, dinieghi, e colpevolizzando quei poveri diavoli che sono stati già spolpati dai trafficanti di persone promettendo loro IL PARADISO.

Un Governo intelligente, per prima cosa tace e poi agisce in silenzio, studiando quali sono le soluzioni al problema e, ricercando insieme ad altri governanti, di lavorare per il bene del mondo e non per la sua ghettizzazione.

Un governo intelligente in Italia non si è ancora visto, tutti i nostri politici sono degli ignoranti che parlano solo quando esplode un problema, criticando senza mai studiare alcuna vera soluzione.

Dovrebbe essere istituita una commissione permanente di cui facciano parte tutte le anime del paese, e poi, mettere delle soluzioni in essere, come fanno quelli della Comunità di Sant Egidio, e avendo più potere e più mezzi presto i problemi della migrazione sarebbero risolti.

Questa commissione dovrebbe coinvolgere i paesi dei migranti rendendoli compartecipi al problema ed eliminare in quei posti gli sfruttamenti delle multinazionali, rendere a quei popoli le loro risorse, contribuire affinché nei paesi dittatoriali con governi fantoccio, comandati dagli occidentali, si svolgano libere elezioni e ridare il potere al popolo. Promuove piani di aiuto internazionali, bandire tutte le armi e i loro trafficanti. Istituire scuole università ecc. ecc. e presto l'odio razziale potrà scomparire.

Henry

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arrigoni Tiziano, Luppichini Giacomo, Daddi Serena, Manuale del perfetto razzista p. 140 ill. €15,00 Bross., Bib di storia n.2 2009

 

Dalla Prefazione:

La forza, potente e subdola, della propaganda di un’ideologia totalitaria e razzista e le potenzialità dei bambini, con le loro giovani menti aperte a qualunque forma di catechizzazione. È questo rapporto, tra bene e male, tra macchinazione ed ingenuità, il vero protagonista di questo bel lavoro di studio e di approfondimento che Tiziano Arrigoni, Giacomo Luppichini e Serena Daddi, con la collaborazione di numerose associazioni ed enti del territorio, hanno portato avanti per riproporre a giovani e meno giovani il testo del “Primo e Secondo Libro del Fascista”, accompagnato da saggi di orientamento culturale e di guida scientifica, che ci fanno capire come e quanto la propaganda fascista, e soprattutto quella rivolta ai bambini e agli adolescenti, abbia inquinato la nostra storia.
La straordinaria poesia di Brecht, che apre il volume, ci proietta fin da subito nel cuore della questione: la gradualità di un’operazione propagandistica che poi si trasforma in operazione di “pulizia”, attraverso l’eliminazione di soggetti “diversi” – dagli zingari agli ebrei, dai comunisti agli omosessuali – e perciò sgraditi. Un’operazione davanti alla quale tutti o quasi, grazie alla potente propaganda totalitaria, sembrano rimanere ammutoliti. Ed il perché è da ricercare proprio nel capillare e malefico lavoro di catechizzazione portato avanti nei confronti di tutta la popolazione, fin dalla più tenera età. Ci si può ribellare a ciò che dai 3 ai 20 anni ci è stato proposto come il bene più importante? Certo è possibile, ma estremamente difficile, anche se il bene proposto è in realtà una maschera che cela dietro di sé il male assoluto.
È da apprezzare particolarmente la ricostruzione dell’evoluzione della propaganda fascista. Non è vero che ci sono stati nel fascismo aspetti tutto sommato positivi prima dell’avvento delle leggi razziali. Al contrario, un esame attento della propaganda fascista, promossa sin dagli albori del regime e rafforzata via via anche attraverso i Libri del Fascista, ci porta a concludere che i tragici semi dell’intolleranza e del razzismo erano ben presenti fin da subito nell’ideologia mussoliniana. Dice bene Arrigoni: «…le leggi razziali non sono da considerarsi un incidente di percorso…». È sufficiente prendersi il giusto tempo per leggere i manuali destinati ai bambini e agli adolescenti del ventennio per capire, con orrore e disgusto, come l’obiettivo primario dei fascisti fosse quello di far crescere una generazione acritica e convinta della bontà di certe posizioni fortemente razziste.
Altrettanto interessante l’analisi delle teorie – secondo il fascismo scientifiche ma in realtà totalmente prive di ogni fondamento legato alla scienza – che stanno alla base delle dichiarazioni sulle razze e sulla superiorità dei cosiddetti “ariani”. Teorie che hanno portato anche noi italiani ad essere protagonisti,insieme ai tedeschi, dello sterminio di milioni di persone. È giusto riconoscerlo, perché questo non accada mai più. E soprattutto i più giovani avranno la possibilità, attraverso questo volume, di capire e giudicare da soli quanto male può essere fatto manipolando la realtà, soprattutto contando sull’assoluta buona fede dei bambini e degli adolescenti. È bene che i nostri ragazzi sappiano che cosa il fascismo insegnava nel ventennio, come crescevano i bambini di allora e come anche arrivavano ad esprimersi. Si leggono brani scritti da ragazzini che, grazie alla propaganda scolastica, dimostrano di avere giovani menti già totalmente soggiogate dal credo fascista.
Ringraziamo ancora i curatori di questa pubblicazione, Tiziano Arrigoni, Giacomo Luppichini e Serena Daddi, ed insieme a loro tutte le associazioni e gli enti che hanno collaborato alla sua realizzazione. Accanto alle tante iniziative che già le nostre Amministrazioni promuovono per tenere viva la memoria, siamo certi che questo libro saprà dare un contributo di crescita molto importante alle nostre comunità, perché conoscere significa anche avere gli strumenti per combattere l’eventuale ritorno di moderni venti di intolleranza.

 

Alessandro Nenci
Sindaco Rosignano Marittimo
Manolo Panicucci
Sindaco Castellina Marittima