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COMMENTO AL VANGELO DOMENICA 9 ottobre 2011

Mt 21,1-14

 

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti». Parola del Signore.


Gesù continua ad invitarci in continuazione al suo "banchetto" domenicale perché è da lì che possiamo trarre felicità, gioia, forza, speranza oltre ogni speranza e soprattutto la dolcezza del suo amore. Quando entra in noi attraverso le specie del pane e del vino il nostro copro si trasforma, la pace scende su di noi, il mondo esterno cessa di esistere... Non esiste più ne passato né futuro ma solo il tempo presente dell' "eternità". Tutto è dimenticato tutto è passato, il male che abbiamo commesso è scomparso Lui se ne è fatto carico...

Siamo come un figlio o figlia stretto tra le braccia del padre e della madre,... niente più ci fa paura e nello stesso tempo sentiamo il loro calore e ci penetra l'interno e il mondo è tutto lì...

Il suo "banchetto", le sue "nozze" sono l'anticipo di ciò che ci ha destinato.

Eppure nonostante questo a volte non rispondiamo al suo appello perché le effimere e luccicanti cose del tempo presente ci abbacinano, il nostro corpo non può fare a meno di seguire gli istinti che il tempo ci detta in quel momento, e rimandiamo il "banchetto " a dopo... quando ci riterremo soddisfatti di quello che il nostro corpo e la nostra mente bramano, egoismo, potere, denaro, ambizione, e i piccoli piaceri della vita dal cibo al sesso..

Allora come gli invitati a nozze corriamo il rischio di perderci e di morire per la giusta punizione.

Corriamo... perché Gesù ha fatto di tutto perché nonostante i nostri peccati ci salvassimo, fino a morire di morte, di morte di croce...

Grazie a Lui possiamo risorgere, possiamo di nuovo gustare il suo amore e la sua gioia sicuri che non c'è ne farà una colpa se...

Se.. saremo sinceri, pentiti, e ogni volta faremo esperienza degli errori passati sino a giungere quasi alla perfezione come è successo ai nostri amici santi. San Francesco, San Antonio, Madre Teresa ecc.

Ed è per questo che Gesù pretende da noi "Il vestito delle nozze" perché non basta dire "Signore Signore" per salvarci ma occorre molto di più...

Allora forza domenica c'è un banchetto che ci aspetta preparato per ognuno di noi, per Gesù non ci sono primi o ultimi, ricchi o poveri, intelligenti o ignoranti ma ci sono delle anime delle "belle anime" a cui donare la sua felicità anche quando sembra che il dolore la faccia da padrone...

La fede smuove le montagne, la fede ci fa vedere che Gesù è lì accanto a noi che si carica dei nostri dolori e insieme li trasforma e ci dà la forza per superarli e quando anche noi dovessimo morire. Lui non ci abbandona (come sembra a chi rimane) ma ci porta sulle sue spalle fino in Paradiso e il Paradiso non è una favola ma una certezza dopo la sua avvenuta resurrezione "io ho vinto la morte!" di fronte ai sui discepoli che ne sono stati testimoni fino a firmare la loro testimonianza con il sangue.

"Beato chi crederà senza avere veduto" dice Gesù a Tommaso e lo ripete tutti i giorni anche noi tramite i suoi discepoli la sua chiesa e i cristiani.


p.s. L'invito a nozze è rivolto a tutti non solo ai credenti ma anche agli atei, anche ai disperati, a"tutti quelli che troverete"...

E' un invito a scoprire che nessuno è inutile nessuno è solo. A tutti è destinato sia questo mondo (che Dio ha affidato l'uomo non gliela dato in proprietà Ricordiamo le sue parole "Il mondo è mio e tutto quello che contiene " perciò noi siamo solo affittuari...) che l'altro mondo. Di questo ce ne siamo dimenticati inventando la "legge"e tutte le sue proibizioni e storture.. ma San Paolo ci ricorda che La legge è fatta per l 'uomo e non l'uomo per la legge!"

Perciò rimettiamo le cose a posto ed iniziamo a ridistribuire i ruoli qui sulla terra, dando a tutti il minimo indispensabile per la sua dignità e per aver il tempo di pensare al regno che ci aspetta e lodare Dio e non come ora dover pensare a sopravvivere a lottare contro i soprusi della finanza del potere ingiusto e del più forte.

Nessuno tocchi Caino .. ma Caino non uccida più Abele !

Henry