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Vangelo Gv 10,27-30

Domenica 25 aprile 2010



Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».


Un vangelo corto ma lungo una vita !

Gesù in prima persona si preoccupa delle sue pecorelle, di tutte le pecorelle di quelle che sanno ascoltare e lasciano dietro di se l'egoismo , il peccato, e ci affidiamo a lui.

Tutti siamo invitati ad entrare in quest'ovile solo chi volutamente rifiuta di entrarvi per superbia, per paura, per vergogna, per tornaconto o semplicemente per indifferenza è destinato a perdere "la gioia" per l'eternità!

Nessuno può toglierci dalle sue mani una volta che vi siamo stati accolti, nemmeno la morte, solo il nostro rifiuto.

La strada per l'ovile non è larga è un pò stretta ma se abbiamo la pazienza di percorrerla alla fine troveremo ampio spazio per la nostra anima e una gioia che nessuno ci toglierà mai.

Ma soprattutto le pecore che si sono smarrite per varie ragioni vedranno venire verso di se il "pastore" a toglierle dai rovi, dagli abissi in cui sono precipitate e basta che prendano la mano che Gesù loro porge per essere salve! Gesù non chiede loro nulla in contraccambio ma solo che accettino il suo amore. Lui è venuto soprattutto per queste pecore !

Allora dai! Attacchiamoci alla sua mano e lasciamoci condurre nel suo ovile dove la gioia ci attenderà per sempre!


p.s L'invito è rivolto anche ai nostri politici uomini di potere o mafiosi che credono ormai di essere perduti . A Lui tutto è possibile e anche a voi tutto è possibile iniziando da oggi a cambiare vita e a preoccuparvi veramente degli altri dei loro bisogni dei loro problemi. "Donando si riceve" recita San Francesco e avrete il centuplo quaggiù e il regno lassù.

Henry