Lo stato sociale in italia

E' uscito in questi giorni il corposo libro di ben 383 pagine sullo stato sociale in Italia. Uno studio approfondito sul "Welfare State promosso dal gruppo di lavoro del "Rapporto Mondadori " che ha già pubblicato nel 1977 uno studio sullo stato civile in Italia. Il gruppo di lavoro che ha prodotto il rapporto esprime il lavoro di diversi studiosi ma tutti con un pensiero comune. L'obiettivo è quello di dare chiare risposte e soluzioni al problema dello stato sociale del futuro. Qui elenchiamo in maniera succinta "uso Bignami " le proposte e invitiamo chi vuole conoscere i particolari, i dati, le statistiche e le tabelle a leggersi il libro anche perché da questo studio dipende il futuro del paese.

Ecco le sintesi delle analisi e delle proposte innovative.

1) Il rapporto mira a chiarire i temi dei diritti del Welfare come espressione di società civile anziché come lo stato " macchinetta " che distribuisce a destra e a sinistra senza alcun controllo, senza alcun riscontro e analisi delle risorse necessarie.

2) evidenziare gli errori e i limiti delle filosofie moderne del benessere per affermare l'idea che un autentica filosofia sociale non può tener conto di una vita "buona" per tutti.

3) Mostrare l'iniquità del sistema attuale della previdenza e della sicurezza sociale mettendo mano a soluzioni che siano capaci di realizzare una maggiore equità (Non pensioni d'oro e neanche pensioni da fame) e un corretto calcolo dei contributi sociali e un suo effettivo reimpiego e non una dispersione dei contributi come avviene ora, basta pensare che il cittadino paga come contributi sociali un altro stipendio allo stato e lo stato gli restituisce solo il 10 o 15% gli altri vanno a sostenere le spese burocratiche, i politici i troppi manager pubblici strapagati e anche le migliaia di dipendenti INPS in gran parte inutili.

3) Mostrare i limiti del servizio sanitario nazionale e discutere come le cure e i servizi per la salute possano essere riorganizzati in base a principi di "solidarietà" e competizione.

4) Ripensare l'assistenza sociale non già come sussidio ai poveri, ma nella chiave di una piena e autentica politica di promozione sociale e in particolare, familiare.

5) realizzare il diritto allo studio attraverso la libertà di educazione e di insegnamento nel sistema formativo ( Con la possibilità per tutti di scegliere tra il pubblico e il privato ! N.d.R.)

6) Aprirsi a politiche del lavoro che siano più attive, promozionali, flessibili e mobili nel tempo (ma nello stesso tempo garantire un lavoro per tutti N.d.R.)

7) Criticare le attuali distorsioni del sistema fiscale, evidenziando i nuovi principi strumenti che possono realizzare insieme più solidarietà, equità ed efficienza fiscale ( Il prelievo max sul reddito dovrebbe essere portato al max 19% e non all'attuale 60% ! N.d.R.)

8) In definitiva dire quali reinterpretazioni dell'ordinamento costituzionale e quali innovazioni legislative fondamentali sono necessarie per passare da uno stato sociale distributore di diritti e "concessorio" a uno stato sociale sussidiario.

A.D.L

& Piero Donati (cura) - i Rapporti mondadori-

LO STATO SOCIALE IN ITALIA BILANCI E PROSPETTIVE pp.383 L.33.000 ed. Mondadori 1999 -Mi-

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