Comunicato in merito alla sentenza del Tribunale sul ricorso per il referendum

Appresa la notizia della bocciatura del ricorso avanzato, il Comitato
No Fanghi esprime le seguenti considerazioni:
Valuteremo la possibilità di un reclamo dopo aver letto le motivazioni
della sentenza. Ma è certo che andremo avanti in questa lotta contro
il progetto fanghi e per la democrazia, rispetto ad un atteggiamento
dell'Amministrazione comunale che la stessa Regione Toscana ha
definito "politicamente insufficiente". Non si può rifiutare a priori
la partecipazione dei cittadini a scelte di tale importanza, che
mettono a repentaglio l'ambiente e l'economia di un territorio. Il
referendum è uno strumento della democrazia, che deve essere praticata
anche per altre vie, che a Piombino sembrano cancellate. Ora ci
attende un lavoro di merito sui contenuti dell'accordo, per i quali
sono possibili altri ricorsi al TAR e alla Corte dei conti. Su tutto
questo abbiamo riaperto il gazebo nel centro della città per informare
correttamente i cittadini, mentre dall'altro lato si vorrebbe il
silenzio per agire indisturbati.
Intanto facciamo notare che proprio in questi giorni, come si può
leggere sui giornali di Napoli, altri due protagonisti di questa
complessa vicenda – il presidente dell'Autorità portuale di Napoli e
il vice della Società Bagnolifutura – sono sotto processo penale per i
veleni della spiaggia di Bagnoli, la stessa da dove verrebbero
prelevati i rifiuti speciali da portare a Piombino.

Il Comitato No Fanghi

5 marzo 2008


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comitato NO fanghi

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