COMUNICATO STAMPA


Il Comitato No Fanghi, pur nei tempi limitatissimi imposti che la dicono lunga sulla volontà di discussione del Comune e che anzi accentuano la ferita già provocata dal rifiuto del referendum, ha comunque esaminato la proposta di Accordo di Programma Quadro arrivando a formulare un giudizio negativo che dovrebbe spingere tutti a non accettare l’Accordo proposto.

L'iniziativa politica dell'Amministrazione non ha fatto di Piombino un caso nazionale, un'emergenza ambientale sulla quale chiedere interventi straordinari del governo, così come per Bagnoli.

E’ ancora inaccettabile che per avere finanziamenti su opere importanti, dovremmo dare qualcosa in cambio mentre il nostro territorio ha diritto alle bonifiche, alla salute e al rilancio economico dopo la crisi della siderurgia.

Continuano ad essere oscure le vere motivazioni dell'Accordo, dato che quella dei tempi non sta in piedi: il risparmio temporale non c'è più, i primi fanghi arriveranno a Piombino nell’ottobre 08 esattamente quando inizieranno i conferimenti nella vasca di Napoli orientale. Perchè allora mettere in piedi un’operazione di così grande complessità finanziaria, ambientale e tecnica?

L'Accordo ha una notevole dimensione finanziaria, ma gran parte delle risorse sono solo indicate e non hanno alcuna copertura. Non solo, ma la maggior parte degli interventi verrà eseguita solo se verranno reperite le risorse. Come si può pensare di avviare un'operazione che avrà un grande impatto ambientale senza la certezza finanziaria di concluderla?

Nel 2003 è stato siglato, dagli stessi soggetti campani e romani che sigleranno anche questo, un altro Accordo di Programma che prevedeva la stessa cosa: la rimozione della colmata di Bagnoli. Questo Accordo è miseramente fallito. Perché il nostro dovrebbe avere buon esito?

La colmata di Bagnoli è fortemente inquinata da IPA e da altri agenti. Perché i materiali che a luglio dovevano essere lavati ora possono andare direttamente in vasca?

Lo sviluppo del porto nell'Accordo non c'è. Il primo stralcio della Variante II è già stato finanziato alcuni anni fa indipendentemente dall'Accordo. Il completamento della Variante II e le banchine del nuovo bacino est sono rimandati a quegli interventi “programmatici” che si faranno se e quando verranno trovate le risorse nei prossimi anni. Soprattutto non è previsto lo spostamento dei carbonili. Come si può allora dire che l'Accordo crea lo sviluppo del porto?

Si accetta infine ancora di aggirare in Toscana le leggi nazionali e regionali di tutela del territorio e di salvguardia dei diritti dei cittadini.

La Regione Toscana aveva dichiarato che non avrebbe firmato accordi sulla colmata di Bagnoli senza avere contestualmente definito il quadro delle bonifiche di Piombino e quello urbanistico dell’area Sin con il piano regolatore del porto e la 398. Nel nuovo accordo non c’è nulla di tutto ciò e per questo il Comitato ha scritto all’assessore Bramerini invitandola a non firmare l’accordo.

Per questo il Comitato conferma il suo No al trasferimento di 2 milioni di mc di rifiuti industriali a Piombino e chiama tutti i cittadini a partecipare ad un’Assemblea pubblica Martedì 18 dicembre al Perticale (ore 21).


Il Comitato No fanghi

14/12/07


1