TRACCE MULTIMEDIALE DI CRITICA RADICALE
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 IN QUESTO NUMERO :
 01. Editoriale
 02. Paola Grillo :Le guerre dei Ricchi
 07. PinoBertelli :Sottoil cielo di Baghdad
 11. Subcomandante Marcos : ai popoli del mondo
 12. Rigoberta Menchù: Contro il Genocidio
 14. Louis-Ferdinansd Celine: Argot, la lingua dell'odio
 21. Michele Licheri (a cura): Poeti del dissenso
 23. Sarah Menefee: Il cuore scavato(a cura Enrica Vidali)
 25.Simoinetta Melani:In cammno per Santiago
 26.The Living Theatre:ASl G8 diGenova
 28.Maurizio Moretti Teatro in Birreria
 30.Pino Berttelli : Il cinema corsaro di Pier Paolo Pasolini
 34. Massimo panicucci:Un segno, un infanzia
 38.Pino Bertelli: Su Massimo Panicucci
 41. Pier paolo Bertelli: I pirati dei Caraibi
 42. Gianfranco Benedettini: Ildocumento
 43. Mario Cardianli: Il pudore della democrazia
 44. Donatella Salvestrini: Maschera & mito
 Inserto: Bade dessinée
 

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 Tracce ricomincia da Tracce. Con i soliti amici ed altri ancora che si sono affiancati alle nostre idee di libertà e di amore per un mondo migliore da conquistare, prima nei nostri cuori poi... nei nostri per-corsi oltre ogni barriera ideologica, dottrinaria e mercantile. Vogliamo continuare a dire qualcosa su qu~alcosa e possibilmente contro qualcuno. Non ci sono né guerre sante né guerre giuste. Mai! Non ci sono bombe intelligenti ma solo bombe stupide come i loro costruttori e mercanti di morte. Le guerre le dichiarano un manipolo di pazzi che hanno fatto dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo, il loro postribolo di potere verniciato di "buoni senti-menti"... gti eserciti sono un mercato, niente più. Si ammazzano ovunque bambini, uomini, donne... e tutto in nome di un Dio, uno Stato o un Mercato Globale smerciati come la sola verità possibile o il male minore. Ma le guerre poi, le subiscono i popoli.., la cultu-ra di una società si misura ormai dai campi di concentramento, dai massacri o dai genocidi che è capace di sostenere.
Ma ogni forma di tirannia può essere sconfitta con la diserzione, il dissidio e la dissobbedienza civile.., il chiamarsi fuori da ogni siste-ma di oppressione. L'obbedienza non è mai stata una virtù, anzi èla virtù degli imbecilli! Il governo italiano (quello di ieri come quel-lo di oggi) ha tradito i valori profondi della Resistenza, dalla quale lotta di popolo era scaturita la necessità di ripudiare la guerra (art.1 i della Costituzione).
La situazione politica nel mondo è drammatica... ovunque ci sono guerre, repressioni, colonialismt... nei Balcani, in Medio Oriente, America Latina, Africa, Afghanistan, Iraq... la Terra trema. Il Debito Estero affossa sempre più i Paesi più poveri e le sorti di una gran-de parte dell'umanità è nelle mani lorde di sangue delle politiche economiche dei Paesi ricchi. Tutti stanno al gioco e qualcuno gioca più sporco degli altri! Di là da tutte le chiacchere filistee dei gover-ni, dei partiti, dei saperi... due terzi dell'umanità sono condannati all'esclusione, alla fame, alla miseria senza rimedio. Tutte le idee di libertà, fraternità e amore tra le genti di ogni colore, hanno avuto una memoria storica e hanno un futuro da conquistare e un diritto al futuro da difendere. A una cultura della guerra dobbiamo opporre una cultura dell'amore. A uno sviluppo di morte dobbia-mo far crescere l'armonia dell'uomo/della donna con il Pianeta Azzurro.