Amoris Laetitia, si però manca una vera pastorale della famiglia....

 

Leggendo l'esortazione apostolica del papa, di cui certe cose le pensavamo già dagli anni '70 e non solo noi; tanto da farci dire FINALMENTE!.

Riscontriamo che c'è tanta teoria ma manca la parte pratica. Cioè non ci sono delle linee indicative chiare su come fare pastorale familiare. Si può dire che manca la legge "applicativa". Non basta smuovere le coscienze, fargli prendere atto che si devono muovere. Questo poteva funzionare solo se i cattolici fossero stati abituati a ragionare. Ma è solo dal Concilio che i cattolici hanno preso coscienza di cosa vuol dire essere cristiani ed essere responsabili come i loro pastori del futuro della Chiesa e dell'annuncio del Vangelo.

Sino agli anni '50 del '900 era proibito leggere la Bibbia! Potevano comprenderla male, essere sviati, divenire protestanti. Il cattolico doveva solo ascoltare conoscere il "catechismo" seguire le liturgie, andare messa (neanche partecipare, questo verbo era sconosciuto!).

Ed ora il nostro amico Francesco vuole che all'improvviso siamo noi a modificare la chiesa, e il modo di essere cristiani. E' un po' troppo. Allora dovrà, da principio non solo suggerire, ma darci dei modi e suggerire soluzioni pratiche che poi magari faremo nostre.

In merito alla Amoris ecco che occorreva dare delle soluzioni pratiche come:

In parrocchia fare della pastorale per e sulla famiglia ad iniziare dai giovani dopo che hanno fatto la comunione e la cresima e non abbandonarli come si fa in maggioranza, ora, salvo delle benedette eccezioni.

Ricordo due libri degli anni '70 "essere uomo e donna" della LDC edizioni di cui non trovo più i dati esatti, ma era un manuale per adolescenti e giovani per comprendere le differenze dei due sessi, il comportamento, le aspirazioni, e i modi più giusti per convivere rispettando la personalità dell'altra metà.

E difficilmente chi lo ha letto poi ha avuto dei problemi gravi di coppia o addirittura divorzi.

Tutto questo per dire che simili informazioni vanno fatte oggi ai nostri giovani, tramite persone specializzate e tramite testimonianze, libri film. ecc,

Occorrono degli operatori in tal senso e non aspettare che questo lo faccia la scuola. La parrocchia deve rendersi conto che suo principale dovere è educare i giovani alla vita e ai matrimoni duraturi benedetti da Dio, dove i giovani comprendano che l'altra metà che, scelgono per la vita è davvero "carne della sua carne" in tutti i sensi, come disse Adamo e non solo sessualmente.

Poi potranno esserci anche i corsi prematrimoniali ma non come che si fa ora, dove parroci inesperti dicono due o tre cose e fanno le domandine.

Anche qui occorre degli operatori seri, motivati e che grazie a coloro che li avranno preparati prima, quando erano giovani, (vedi sopra) alle coppie sveleranno la bellezza del matrimonio e della sua indissolubilità, come fanno certi animali a cui nessuno ha insegnato nulla. Perché l'indissolubilità rientra nella formazione e crescita della coppia che si prepara, tramite il suo amore terreno a conquistare quello celeste. Ma se in terra non avrà combinato nulla, certamente non potranno mai arrivare a quella perfezione che li destina ad unirsi a DIO, il completamento dell'amore.

 

Allora queste famiglie potranno rivoluzionare il mondo, essere di esempio, essere impegnate nella vita politica e sociale per cambiarla, e così far scomparire i mali dal mondo ad iniziare dall'egoismo, dal promuovere una società di eguali, dove il denaro non servirà per essere accumulato nelle banche ma per farlo fruttare procurando lavoro, distribuendolo a chi ne ha bisogno affinché anch'esso poi lo reinvesta per il bene di tutti. Dalle famiglie puo' nascere la rivoluzione che porterà il "fuoco" sulla terra, e parafrasando Gesù " vogliamo che questo fuoco si accenda" per il bene di tutti.

Henry