LA FINE DEL CAPITALISMO

 

NEL 1992 è caduto il muro di Berlino e con lui il Comunismo, oggi con la caduta di Wall Street (letteralmente la “ Via del muro”) sta crollando il Capitalismo. Il Capitalismo era nato come il Comunismo per dare giustizia e libertà a tutti; cosa che ha fatto in principio il comunismo ma poi come questo è diventato dittatura. Come nel comunismo solo pochi privilegiati godevano dei benefici, così oggi pochi godono dell'economia finanziaria.

Il capitalismo non può più reggere le redini di quel potere; che da quando è stato rafforzato per la caduta del comunismo, a sua volta ha imboccato la strada della dittatura finanziaria. Il capitalismo ha commesso l'errore di distruggere quel “nemico” che gli permetteva di avere una scusante politica e sociale e nascondere il suo vero io. Il “ denaro per il denaro” , tutto si fa e si è sempre fatto per il denaro,perché questi è il vero potere che fa girare il mondo e a cui tutti gli uomini si sottomettono volentieri salvo alcune eccezioni. Oggi quel capitale è con le spalle al muro (Wall) e la pressione è così forte che si sentono già i primi scricchiolii del crollo che lo sommergerà.

Per dovere di cronaca bisogna dire che la Chiesa Cattolica già alla fine degli anni '80, rispolverando le idee del suo fondatore, di duemila anni fa, è stata la prima a dare i primi colpi quel muro. Infine Ratzinger continua oggi a demolire e a suscitare pensieri e parole per una nuova etica sociale; che il Vangelo ha intrisa in se, e di cui tutti i politici cattolici dovrebbero farsi promotori e attuatori, avendo il coraggio di dire che il “re è nudo” e che esiste un nuovo modo di governare e, distribuire le ricchezze in tutta la popolazione: e svuotare coma Zaccheo i loro depositi, per restituire ciò di cui si sono appropriati “legalmente” ma non “giustamente”.


Ora gli “indignados” si sono accampati davanti a quel muro (Wall strett) ,aspettando il suo fatale crollo. Il capitale sta dando i suoi ultimi colpi di coda servendosi dello stato di polizia e tentando di eliminare con la paura, la fame di libertà e giustizia che da anni sta crescendo.


Vorrei ricordare al popolo americano che ora protesta; il coraggio di quei coloni, che per le stesse ragioni fecero con “ la guerra del tè” facendo nascere gli Stati uniti d'America vincendo il capitalismo finanziario di allora che aveva la faccia del “capitalismo Inglese” che allora come oggi era arrivato ai limiti della sopraffazione e della dittatura.
Allora forza, ributtate in mare le balle di tè insieme a tutti i finanzieri di Wal strett e le loro azioni “fantasma” o “fittizie”, che tanto danno hanno provocato; e ristabilite un “economia sociale” dove tutti abbiano l'indispensabile, e il diritto a vivere una vita dignitosa, dove tutti ,possano lavorare e vivere del proprio lavoro, Ridistribuite le ricchezze tra tutta la popolazione ed eliminate le ricchezze esose e inutili. Il denaro deve circolare con tutti e per tutti.


Henry