Ma i nostri politici sanno che cos'è la democrazia?

Tutti i nostri politici ci tempestano di proposte sulla legge elettorale, ora anche sulla costituzione e tutto in nome della democrazia. Perché secondo loro ci vuole una legge che dia chiaramente l'indicazione di una maggioranza certa e non soggetta a tutti i venti.

Ma questa a cui aspirano non e' democrazia, ma dittatura della democrazia e ce lo ha dimostrato anche l'ultimo governo Berlusconi con la sua maggioranza "bulgara".

La vera democrazia è partecipazione di "tutti", agli interessi e guida del paese, a produrre leggi che aiutino il paese ad essere sempre più a misura di "cittadino" e queste leggi possono essere proposte sia dalla maggioranza che dalla minoranza, non come ora che viene scartato tutto quello che viene dagli avversari politici secondo i vecchi costumi del partito comunista degli anni 50-60 del secolo scorso.

A tal proposito mi ricordo di un aneddoto successo in libreria durante una presentazione di un libro di storia locale : Erano presenti vecchi politici locali sia di destra che di sinistra ormai in pensione, ad un certo punto un vecchio militante comunista si alza e dice agli altri suoi amici : " Oggi siamo qui interloquire liberamente con i nostri vecchi avversari e dobbiamo riconoscere che quando ci tacciavano per "fascisti rossi " avevano ben onde da dire. Vi ricordate che facevamo terra bruciata intorno a chi non la pensava come noi ? Anche se avevano suggerimenti o proposte di buon governo condivisibili, solo per principio non le accettavamo... Oggi dobbiamo riconoscere che siamo stati proprio degli str...."

E purtroppo dobbiamo riconoscere che questo modo di agire e di emarginare, esiste tutt'oggi sia a destra che a sinistra, proprio perché' ancora non abbiamo capito cosa vuol dire essere tutti figli della stessa patria. Ci sono sempre troppi campanili e feudi fiorenti.

Un buon governo democratico sia dei comuni che delle regioni o del parlamento e' quello in cui tutti (e non solo la maggioranza) possono esprimere le proprie idee e se buone che vengano accettate da tutti. Allora il paese potrà' progredire e il nostro popolo potrà' conquistare quel posto di preminenza culturale che gli spetta perché' la natura ci ha favoriti e potremo essere faro del mondo come lo era l'antica Roma ma in maniera pacifica e amichevole.

Se riusciremo a far funzionare la vera democrazia , tutto ciò' che e' marcio o mafioso o semplicemente inutile , verrà' "espurgato" dal sistema e si creeranno dei buoni anticorpi per impedire che il "caos" torni a regnare sovrano.

Henry