IL MESSAGGIO
ad: ogni uomo e donna che vive in codeste belle e laboriose terre
a: quanti soffrono nel corpo e nello spirito agli anziani, ai malati,
a: chi è tribolato da una precaria condizione economica
ai: nostri giovani bisognosi di testimoni credibili
agli: ultimi; agli umiliati; ai derisi; agli uomini senza speranza di salvezza
e: a voi carissimi sacerdoti; diaconi religiosi e religiose, seminaristi, fratelli e sorelle nella fede,
Carissimi, il mio augurio più cordiale di ogni bene e pace
nel Signore. In cammino verso il Santo Natale ormai vicino, sono
raggiunto dalla notizia che il Santo Padre mi chiama al servizio
episcopale nella Diocesi di Massa Marittima-Piombino. Potete capire
il mio stupore e la mia trepidazione di fronte a questa scelta!
Già in cammino con progetti e mete predisposte e conosciute,
mi si chiede di riprogettare e di partire. Accolgo la volontà
del Santo Padre come una grazia, come occasione formidabile per
un più deciso cammino di santità, nel servizio a
Dio e a voi carissimi sacerdoti; diaconi religiosi e religiose,
seminaristi, fratelli e sorelle nella fede,
e a ogni uomo e donna che vive in codeste belle e laboriose terre,
specialmente a quanti soffrono nel corpo e nello spirito, agli
anziani, ai malati, a chi è tribolato da una precaria condizione
economica, e perciò privato di una serena prospettiva di
vita. Ai nostri giovani bisognosi di testimoni credibili capaci
di dire loro della fatica e della bellezza della vita.
In questo momento mi è gradito salutare con cordiale devozione
Sua Eminenza cardinale Angelo Comastri e sua Eccellenza monsignor
Gualtiero Bassetti, già vescovi di questa diocesi; e porgere
un saluto particolarissimo al Vescovo Giovanni; che mi ha preceduto
nel servizio a questa antica e venerabile cattedra di San Cerbone.
So del suo amore e attaccamento a questa nostra Diocesi; a lui
ricorrerò, al suo cuore grande e alla sua bella esperienza,
certo della sua preghiera e amicizia. Vengo a voi in punta di
piedi; nel più devoto ascolto di un passato e una tradizione
che sono un patrimonio ricchissimo.
Un servizio di amore e di carità, di quella carità
nella verità d cui Gesù Cristo s é fatto
testimone con la sua vita terrena e, soprattutto, con la sua morte
e risurrezione. Insieme ci faremo attenti ascoltatori della Parola
che salva, celebreremo i misteri della nostra fede, per essere
capaci di vivere e perciò testimoniare concretamente la
carità e così dire e ridire agli ultimi;
agli umiliati; ai derisi; agli uomini senza speranza di salvezza,
che il Signore li ama e li salva.
È così che saremo Chiesa, quale diletta e amata
porzione del Popolo di Dio che è in Massa Marittima-Piombino.
Chiesa che il Signore ama e fa bella... È solo accogliendo
il suo amore, infatti che saremo capaci di vera fraternità,
vera solidarietà per essere veri artefici del bene comune.
Dobbiamo continuamente rammentarcelo: è l'amore di Cristo
che fa bella e santa la Chiesa, poiché la tentazione antica:
`Sarete come Dio'; ce lo fa dimenticare, ci rende spesso degli
smemorati. Quella Chiesa a cui il Santo Vescovo di Milano, Ambrogio,
faceva dire: `Ora sono bella perché mi ama Cristo':
Che veramente possiamo accogliere generosamente tutto l'amore
che Dio riversa continuamente nei nostri cuori e così offrire
amore agli uomini e alle donne del nostro tempo in ricerca di
quella sazietà e pace che è dono che scende dall'alto,
caparra e pregustazione della vita eterna.
Il Signore ci benedica! La Vergine Madre, San Giuseppe Suo sposo,
i beatissimi Pietro e Paolo, San Cerbone, San Bernardino, Santa
Caterina intercedano per noi e ottengano pace ai nostri giorni
e la salvezza eterna.
Tutti abbraccio
Carlo,vescovo eletto