COMMENTO AL VANGELO DOMENICA 2 ottobre 2011

Mt 21,33-43

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:
«Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
“La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti»
.


Gesù ci richiama all'ordine ! La chiesa ci richiama all'ordine !

Troppo spesso mettiamo la parola del Signore al nostro servizio oppure la interpretiamo a nostro piacere per "soddisfare le proprie voglie" come dice De Andrè in "Bocca di Rosa", giungendo perfino a uccidere pur di continuare a possedere la parte di regno che ci è stato dato in "affitto".

Il vangelo e la religione non possono essere piegati alle nostre esigenze, non siamo noi i possessori della parola, ma questa ci è stata donata per portare frutto nel mondo e ne dobbiamo rendere conto dinanzi a Dio.

Dobbiamo imparare ad "essere cristiani" come diceva un libro di Hans Kung uscito nel 1976 e a capire cosa vuol dire essere cristiani in questo mondo; e saper fare luce, altrimenti siamo al pari di qualsiasi gruppo, associazione , setta o partito impegnato nel sociale.

Il cristianesimo è qualcosa di più, il cristianesimo è la voce vivificatrice dello Spirito che cambia il mondo con la sua forza vitale e attira a se le anime disposte ad accettarlo, per poi godere di quella felicità che sono Dio sa dare. Quella felicità "che il mondo non ci può togliere".

Ritorniamo a Dio, riconosciamo i nostri limiti , abbattiamo quella superbia che ci fa credere di essere solo noi nel giusto e senza peccato.

Accogliamo le parole dei servi del Signore, meditiamole e comportiamoci di conseguenza, contribuiremo così a fare un mondo veramente a misura di Vangelo!


p.s. Il presidente della Cei ha richiamato i politici e specialmente quelli che si dicono cristiani ad un comportamento affine al Vangelo; e agli altri ha suggerito che il messaggio del Vangelo, ha anche una valenza etica universale, a cui tutti gli uomini di buona volontà possono aderire perché Il Vangelo è per l'Uomo e non contro l'Uomo.

Tanto che le idee del Vangelo sin dal loro apparire hanno contribuito a cambiare il mondo ad iniziare dalla schiavitù, dalla distribuzione delle ricchezze dalla fratellanza dei popoli, dall'emancipazione femminile... (anche se la chiesa istituzionale dei sacerdoti, vescovi, cardinali e Papa deve ancora dare alla donna la vera parità che Cristo ha dato alle donne ad iniziare dalla Maddalena) [ la chiesa del popolo al chiesa di tutti i giorni dei laici, la chiesa dei santi l'ha già concessa da tempo anzi ne è stata l'ispiratrice] .

Come Federico andò Canossa speriamo che i nostri politici sappiamo riconoscere i loro limiti e recitando il loro "mea culpa" tornino a servire il popolo .

Speriamo che non si chiudano invece sempre di più in se stessi, scaricando le colpe sul vicino e ritenendosi offesi perché dalla parte del giusto.

Umiltà! Ci vuole umiltà per compiere il miracolo del "Cambiamento." che tutti aspettiamo.

Henry