COMMENTO AL VANGELO
DOMENICA 22 APRILE 2018
GV 15, 1-8
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre
mio è lagricoltore. Ogni tralcio che in me non porta
frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché
porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della
parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare
frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche
voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi
rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza
di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato
via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel
fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello
che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato
il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
"Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto",
L'amore di Dio è molto grande, superiore ad ogni aspettativa, siamo noi che non crediamo nella sua parola ed allora ci arrovelliamo inutilmente durante tutti i nostri giorni della vita. In verità non crediamo che Dio possa tutto, ma solo qualcosa, e qualche volta, e inoltre solo dopo che lo abbiamo supplicato con preghiere e sacrifici. Ma queste sono cose da pagani dice Gesù!
Ed è per questo che ogni giorno perdiamo l'occasione di sentici Dio vicino di sentirlo dentro di noi, come Lui ha promesso.
Le tentazione della vita, le discordie, gli egoismi le gelosie, i pettegolezzi, ci assalgono ogni giorno e così perdiamo la più grande occasione della vita. Avere Dio in noi e con noi e soprattutto la sua gioia.
Se rimaniamo in Lui ecco che tutto assume una nuova luce, e tutto diventa possibile, tutti i nostri "veri " bisogni vengono esauditi, ad iniziare dalle guarigioni, al pane quotidiano. Per chi non crede sembra impossibile ma Gesù fa davvero quello che ha promesso perché Lui come il padre ci vuole FELICI!
Già a Mosè Dio aveva detto "Osservate i miei comandamenti e sarete FELICI" e come la storia ci ha dimostrato l'uomo non lo ha ascoltato allora e oggi non ascolta le parole di Gesù....
Siamo proprio uomini dalla "dura cervice".
Eppure basta lasciarsi andare alla vita e tutto diventa più facile. Dio ci è vicino ora e sempre come ha riaffermato Gesù " Io sarò con voi tutti i gironi fino alla fine del mondo" (Mt. "28,20)
Dobbiamo solo pulire il nostro
cuore e il nostro cervello e ricominciare ogni giorno da capo
come se ogni volta fosse la prima volta. Ed allora impareremo
a sentire davvero Gesù nel nostro cuore e in simbiosi con
lui prenderemo le nostre decisioni e non avremo paura di chiedere,
tanto Lui ci esaudirà certamente, come ha fatto oltre 2000
anni fa in Israele e come continua a farlo oggi nei numerosi miracoli
che accadono. I miracoli per Dio sono cose del quotidiano, la
vita stessa è un miracolo!
p.s. Se anche i nostri politici si ricordassero delle parole di Gesù tutto sarebbe più facile, e il nostro paese diverrebbe una Terra Santa da prendere da esempio per tutto il mondo. I loro cuori non sarebbero pieni di invidie fame di potere, odi razziali, e anche di ignoranza...
Basterebbe che si mettessero a riflettere qua l'è il bene del paese e dei suoi cittadini senza guardare in faccia ai vari poteri economici bancari e finanziari che son figli delle tenebre giacché fanno tutto di nascosto, oppure elaborano documenti incomprensibili e pieni di trappole per turlupinare il prossimo.
Invece, preferiscono essere i tralci che fanno tante foglie niente frutto e " viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano."
Henry