COMMENTO AL VANGELO DOMENICA 2 ottobre 2016 Lc 17,5-10 + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, gli apostoli
dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». La fede sempre la fede l'eterno problema di noi cristiani e non solo! A parole diciamo che crediamo ma nel momento della prova o del bisogno le nostre certezze vengono mancare perché non sappiamo fidarci della "testimonianza" dei nostri antenati e apostoli. Crediamo che per ottenere qualcosa chi ci abbisogna o che riteniamo buono basta dire tante preghiere ripetendo all'infinito sempre le solite parole o rosario "come fanno i pagani " diceva Gesù. Mentre lui ha detto che il padre nostro sa di che cosa "abbiamo bisogno" e basta chiedere nel nome di Gesù e noi saremo esauditi e compiremo anche miracoli superiori a lui " ." In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà." Gv, 16,23 Per chiedere, basta "chiudersi nella nostra stanza" e parlare, dialogare con lui come un figlio parla al padre e Lui sicuramente ci ascolterà. Naturalmente dovremo chiedere con perseveranza e lasciarsi trasportare in un dialogo che piano piano ci sorprenderà giacché sentiremo il nostro cuore muoversi, vibrare e riempirsi d'amore. Abbandonando tutti pensieri e le cattiverie gelosie egoismi che ci accompagnano nella vita quotidiana; sentendo tutti fratelli e comprendendo e perdonando tutti coloro con cui abbiamo qualcosa in sospeso, senza remore o limiti. Il nostro cuore per esser preso da Dio deve essere liberato da tutti i peccati e dalle meschinità della vita. In questo dialogo dobbiamo sentirci rinascere divenire un uomo (donna) nuovo, in pace con tutti e pronto a ricevere qualsiasi cosa Dio vorrà da noi. Allora Dio verrà ci ascolterà e se necessario farà i miracoli necessari ricordando che "Niente è impossibile a Dio" se chiediamo con il cuore puro e rinnovato e per l'affermazione del bene anche in questo mondo, come anticipo a quello che sarà il regno nei cieli. I santi hanno compiuto miracoli perché erano in sintonia con Dio e coscienti che il miracolo lo faceva Lui e non loro, e sempre hanno affermato questo, e guai a dire loro che "avevano compiuto un miracolo!". Era ed è Dio che fa i miracoli fedele alla promessa testimoniata nel suo vangelo, perché da quando è venuto Lui anche i miracoli sono entrati più facilmente nel mondo come testimonianza del suo amore. Infatti Gesù compiva quotidianamente miracoli perché li riteneva una testimonianza della sua discesa sulla terra e necessari per dimostrare che il regno di Dio esiste davvero, e che Dio vuole il bene fisico e morale di tutti. Non per niente Gesù guariva tutti! Non per questo poi possiamo evitare le malattie o difficoltà o altro ma in quei momenti ci sarà il più grande miracolo quello di sentire Dio vicino a noi che soffre insieme noi e ci accompagna e non ci farà mai mancare la sua pace "non come la da il mondo" e ci aiuterà a svolgere quel compito difficile che è la sua volontà " Non la mia ma la tua volontà sia fatta". Poi oggi si parla anche dell'umiltà, necessaria per poter saper aprire il cuore a Dio. La superbia la vanagloria e le glorie di questo mondo allontano da Dio, impediscono il dialogo con lui. Tutto ci è stato dato da Lui, e tutto è necessario per servire Lui e i nostri fratelli, in modo da costruire qui un mondo migliore che sia anticipo a quel regno che l'uomo da tempo immemore ha perso, ma di cui Gesù ci ha indicato la strada. Come sarebbe bello se i cristiani
agissero da tali, in poco tempo il male le guerre e i dolori
scomparirebbero per fare posto alla gioia e alla giustizia. P.s. Nella vita di tutti i giorni diamo spazio e voce ai piccoli miracoli quotidiani che succedono intorno a noi. Impegnamoci affinché anche i nostri politici, finanzieri e industriali e uomini di potere sappiano avere fede nell'uomo e comprendano che per fare miracoli basta poco, basta guardare i bisogni degli altri e dar una mano a soddisfarli. Solo un mondo di fratelli è possibile, altri mondi sono figli dell'egoismo e delle divisioni che portano solo a guerre e il trionfo del Male. Henry
|