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Vangelo della domenica 14 febbraio 2010
12/02/2010 (1:52)

 


In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne.
Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».


 

Beati voi...

All'ascoltare queste parole il nostro cuore, anzi il cuore di tutti si sente riempiere di nuova speranza e di amore. Solo lui sa come penetrarlo e farlo sobbalzare ogni volta che parla. E le sue non sono parole vuote di propaganda e di illusione ma sono parole di fuoco che mentre ci danno speranza dall'altra parte ci condannano quando ci comportiamo in maniera egoista.

Anche qui "Ama il prossimo tuo come te stesso " è il filo principale del discorso, giacché chi ama il prossimo agirà di conseguenza e si lascerà riempire dalle parole e dall'amore di Dio.

E se oggi ci sentiamo poveri, tristi, affamati e depredati dalla giustizia, dobbiamo esultare, come Maria nel suo "Magnificat" . La presenza di Dio è garanzia di cambiamento anche se lento, ma nel nostro cuore il cambiamento è da subito giacché affidandoci a Lui, LUI RIEMPIRÀ' il nostro cuore di quell'amore "Che il mondo non ci può togliere".

"Provare per credere " dice un motto pubblicitario e niente è più vero nei riguardi di Gesù, guardiamo i tanti esempi che ci vengono dal passato e dalla vita di oggi. Coloro che si affidano in Gesù vivono "un altra vita" anche se sono costretti in un letto oppure sono perseguitati o sono depressi o licenziati.

Nei loro occhi traspare la luce di Dio e nelle loro azioni l'amore di Dio. Perché loro hanno compreso cosa vuol dire fare la volontà di Dio in questa vita che è già l'eternità "il mio regno è già qui" e la morte è solo un passaggio di stato, oggi siamo di carne domani saremo di spirito e nulla ormai per chi crede fa più paura.


p.s. Questo vangelo è anche un "manifesto" per un mondo migliore e una condanna al liberalismo sfrenato e all'accaparramento di pochi ai danni di tutti. Anche oggi un operai si è suicidato andandosi ad aggiungere alla lista dei condannati a morte dal capitale e dai banchieri.

I ricchi i potenti e i politici non possono continuare ad "uccidere" in nome del Dio denaro.

Gesù parla chiaramente oggi come allora, "non chi dice Signore Signore entrerà nel regno dei cieli ma chi fa la volontà del Padre Mio" Allora signori industriali fate come Olivetti che prima guardava il bene degli operai e poi al guadagno. Signori Banchieri, estirpate il vostro cuore di "moneta" che oggi vediamo come lo vide Sant'Antonio e che i parenti" che aprirono il petto al defunto. Ma non vi trovarono il cuore che, secondo la predizione del Santo, rinvennero nella cassaforte dov'era conservato il denaro." Ai banchieri o vanno associati anche tutti quei , pensionati, operai impiegati che acquistano azioni che non servono alle industrie e agli investimenti ma solo alla speculazione.

Perché chi ruba nel poco è equiparato a chi ruba nel molto.

henry