UN IDEA scelta per voi su 101 per crearsi un lavoro

Abbiamo scelto 1 idea attinente al mondo editoriale per suggerire ai nostri lettori come uscire dalla disoccupazione cronica che affligge il nostro territorio. Un territorio pieno di "formati" di "corsi di formazione" e pochi "occupati". Speriamo che questi suggerimenti tornino utile se non vi bastano potrete scegliere tra gli altri 100 che troverete nel libro edito dalla Sperling & Kupfer

Ecco l idea...
 
 

SERVICE DI GIORNALISMO
 

Delegare all'esterno la realizzazione di articoli, e riceverli magari via Internet, nel perfetto rispetto dei tempi di consegna: è un'esigenza sempre più sentita da parte di ogni editore di quotidiani e periodici, prima di tutto per ridurre drasticamente i costi di redattori e giornalisti, poi, per avere sempre notizie nuove, grazie a collaboratori freelance in ogni parte d'Italia. Insomma, non è un caso se in tutta Europa, Italia in prima linea, i freelance sono e saranno la categoria di giornalisti più richiesta. E non solo. Buoni spazi di mercato si aprono anche per i service, piccole società o studi di consulenza associati, costituiti da due-tre giornalisti specializzati, da fotografi e magari da un grafico. I service di giornalismo sono in grado di fornire alle testate con cui collaborano servizi «chiavi in mano» - articoli, inserti, numeri speciali eccetera -, completi, cioè, di fotografie, titoli e didascalie, su qualunque argomento. Chi vuole quindi dedicarsi all'attività giornalistica (O già lo fa) può valutare l'opportunità di svolgerla in gruppo. I vantaggi? L'opportunità di godere di

un maggior potere contrattuale nei confronti dell'editore, per esempio. Oppure quella di poter contare su un valido aiuto nei momenti in cui la mole di lavoro da svolgere diventa eccessiva. O, ancora, di dividere con altri i costi di un piccolo ufficio in cui lavorare tutti insieme, evitando così il rischio dell'isolamento, rischio a cui sono soggetti tutti i giornalisti freelance. L'iniziativa, in altre parole, a conti fatti, può funzionare.

Perché Funziona

Il settore dell'editoria soffre da tempo di una vera e propria emorragia di posti di lavoro. Non per questo, per chi desideri operarvi mancano gli spazi. Anzi: lavorare da esterni, come collaboratori freelance o come soci-titolari di un service di giornalismo e 1 unico modo per occuparli.

Gli investimenti per acquistare tutte le attrezzature indispensabili possono essere molto contenuti: bastano anche soli 15 milioni di lire per attrezzare un piccolo ufficio nel quale possono lavorare tre persone.

Lavorare insieme ad altri consente di usufruire di attrezzature comuni, di sistematizzare il proprio lavoro e le informazioni di cui si dispone. Punti di forza non da poco per chi scrive o comunque lavora per i giornali.

Attenzione a…

Difficilmente si riesce a strappare un formale contratto di collaborazione con l'editore.

Molto spesso, quindi, si finisce col lavorare a proprio rischio e pericolo: nella maggior parte dei casi, i pezzi vengono pagati solo se sono stati pubblicati.

I I tempi di pagamento sono abbastanza lunghi: i servizi giornalistici vengono pagati almeno due o tre mesi dopo la pubblicazione.

I Non è facile riuscire a instaurare un rapporto di collaborazione duraturo con una testata. Conviene quindi «tenere il piede» nel maggior numero di scarpe possibile.

I Ci vuole tanta energia e altrettanta fantasia per trovare ogni mese nuove idee da proporre alle varie redazioni con

cui si collabora. E poi una buona capacità di vendita per saperle presentare.

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