LA BIBLIOTECA E LA PROMOZIONE DELLA LETTURA

 

Continuiamo la nostra serie di articoli sulla biblioteca pubblica apparsi sui precedenti numeri ; e questa volta diamo per scontato che la biblioteca dopo le nostre richieste e dopo che il sindaco di Piombino ha dato il via ad una commissione di studio in tal senso; si sia trasferita nei nuovi locali di piazza Manzoni.

Ora che ci sono gli spazi e i mezzi (come Alice nel paese delle meraviglie crediamo che la fantasia superi la realtà) affrontiamo uno degli argomenti secondo noi più importanti per una Biblioteca: "La promozione della lettura" compito prioritario per la promozione della cultura nella città.


Prendiamo spunto dal libro delle edizioni Unicopli "La Biblioteca pubblica - Manuale ad uso del bibliotecario" a cura di G. moscati uscito da poco nella nuova e aggiornata versione. Ben 49 pagine sono dedicate a questo argomento l'autore inizia col domandarsi che cos'è la promozione quale termine meglio si adatta a definirla e nonostante che "promozione" non sia il termine adatto (Luca Ferrieri l'autore di questo capitolo) confrontandolo con la terminologia scelta in Francia "fureur de lire" e in Spagna "Fomento" giunge alla conclusione che in fin dei conti questo resta il termine più adatto nonostante che il termine "promozione" presupponga che ci siano delle esclusioni per qualcuno o che si tenda solo ad avere più lettori e che la quantità conti sopra la qualità e questo tutto da dimostrare.

Comunque dato per scontato ciò ecco la prima domanda che consegue. Chi è che promuove la lettura o chi è delegato alla sua promozione? Per ora fa notare l'autore che certe istituzioni che si sono preoccupate della promozione come editori e scuole non hanno fatto altro che tramite la "satellizzazione " della biblioteca , paralizzare certi compiti a cui la biblioteca era ed è destinata nella vera promozione della lettura. Infatti da una parte la scuola ha riservato alla biblioteca il ruolo di ancella parascolastica ,dove la lettura è vista solo in funzione del rendimento scolastico e dove leggere vuole dire solo fare lezione fare riassunti fare schede critiche e più chi ne ha ne metta! Dall'altra parte l'editoria con dei bruttissimi libri di testo con le schede "scandalo epocale!" di commento ai testi di narrativa ha completato l'annientamento della lettura e del ruolo della biblioteca.

L'unica alternativa e vera promozione è "invertire la rotta".Infatti le biblioteche subiscono la pressione di supplenza esercitata dalla scuola trasformandosi in luoghi di spaccio di testi parascolastici, di fotocopie enciclopedie ed ora anche stampate da cd-rom e di letture per le vacanze accontentandosi di qualche rapida escursione extra scolastica nei territori del "piacere della lettura". Sarebbe l'ora di fare l'inverso; ci dice Ferrieri;-:" rispedire al mittente un pò di utenza scolastica attraverso pratiche attive di descolarizzazione della biblioteca pubblica e organizzare incursioni in pieno territorio scolastico finalizzate alla promozione della lettura e della biblioteca.":-

Un altro aspetto importante per la promozione della lettura è anche il coinvolgimento paritario degli operatori del libro , editori librerie e biblioteche. Gli editori per quanto riguarda la promozione e le vendite con sconti particolari offerte di volumi fuori catalogo ecc. (passando per le librerie n.d.r.) . Le librerie invece per quanto riguarda un confronto fra acquirenti , la promozione di un osservatorio comune sull'utenza ecc. Come i due tipi di utenza possano essere sovrapponibili, giacché ci sono lettori che non utilizzano le biblioteche perché desiderano acquistare i libri che leggono, ci sono lettori che questo non possono permetterselo. Ci sono in biblioteca libri che non ci sono in libreria, ci sono libri che bisogna "comprare" e altri che possono essere presi a prestito ecc. ecc.

Ma ritornando alla promozione in biblioteca l'autore afferma perentoriamente :-:"Occorre invece cominciare a pensare la promozione della lettura come una parte integrante del servizio bibliotecario ..Il legame biunivoco con la stato di salute del servizio (per cui non c'è efficace promozione della lettura se la biblioteca offre ai lettori UN SERVIZIO SCADENTE e viceversa nessun servizio bibliotecario può dirsi davvero completo se non comprende la promozione della lettura ) ":- Inoltre continua Ferrieri -:" La promozione della lettura se la intendiamo come un servizio , da programmare, gestire e valutare come tutti gli altri servizi della biblioteca , non ha molto in comune con la stagione delle iniziative culturali ":-(promosse dagli assessorati a scopo politico n.d.r.).

Ferrieri inoltre la pensa come noi sulle nuove tecnologie che non sono in contrapposizione al libro e alla lettura ma anzi ne sono compartecipi e perciò continua -:"Per questo la promozione della lettura dovrebbe fare ampio ricorso alla televisione e alla rete di Internet: come veicoli pubblicitari e come piazze virtuali ma anche come possibilità offerte ad una comunicazione che può superare la distanza e trarne profitto, com'è quella riguardante la lettura. Su Internet si può discutere di libri, si può scambiarli, si può mettere a confronto la propria lettura con quella di un altro sconosciuto e lontanissimo lettore, si possono organizzare tele conferenze e sedute di chatting planetario. Sono opportunità che la promozione deve sapere cogliere al volo":- Poi si passa ad alcuni paragrafi dedicati alla progettazione pratica della promozione che invitiamo a leggere in maniera integrale nel libro citato ma noi ci interessa trarne alcuni spunti per concludere la nostra riflessione. ne citiamo il titolo :

  4.1 LA VISITA GUIDATA

4.2 LE LETTURE ANIMATE

4.3 INCONTRI CON L'AUTORE

4.4 ESPERIENZE DI BIBLIOTERAPIA

4.5 OFFERTE BIBLIOGRAFICHE MOSTRE

4.6 CONSIGLI DI LETTURA

4.7 LA PROMOZIONE DELLA LETTURA ATTRAVERSO I MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA

4.8 GIOCHI DI LETTURA

4.9 LE BIBLIOTECHE FUORI DI SE

Uno di questi è creare nuovi spazi per i non vedenti o per gli ipovedenti istallando stazioni computerizzate per la sintesi vocale , barra e stampanti braille audio libri internet servizi di distribuzione dei testi via modem ecc. non dimenticando che "-:" Se il geniale e fortunato scienziato Stephen Hawking legge e scrive attraverso il computer con una bacchetta legata alla testa sarà possibile anche per le nostre biblioteche fare qualcosa di più modesto per i molti Hawking che sono intorno a noi e che non sappiamo o non vogliamo vedere ":-

Un altro aspetto (molto importante " l'educazione dell'utenza giacché -:" di fronte ad una scuola che nulla fa per educare gli studenti ad un utilizzo proficuo delle biblioteche tant'è che ci si laurea senza sapere che cos'è un catalogo e qualche volta senza averlo mai visto...l'educazione degli utenti s'impone come propedeutica ad ogni futura promozione... Corsi incontri visite guidate alla biblioteca mostrata nel suo funzionamento di macchina per leggere e di contenitore di storie sono iniziative che rispondono alla prima ragion d'essere della user education":-

Meno chiaro ci appare il capitolo 5 sull'organizzazione dei lettori anche perché forse delle vere associazione dei lettori indipendenti che cercano solo il bene della cultura del libro e non la promozione dei propri iscritti "scrittori" sono quasi assenti. In Italia non esiste una vera associazione dei lettori salvo il nostro tentativo fatto nel 1987 fondando qui a Piombino l'A.D.L. Associazione Dei Lettori ) di cui potete leggere se volete lo statuto Un tentativo che era partito bene ma dopo varie iniziative culturali di tutto rispetto che in altre pagine del nostro libro volante daremo notizia , gli associati si sono quasi del tutto dileguati (salvo lo zoccolo duro). Perciò i timori di Ferrieri per quanto riguarda il coinvolgimento dei lettori forse sono fondati ma non per questo suscettibili di revisione e crediamo che se le biblioteche daranno più spazio e potere ai lettori anche questo servirà e non poco alla promozione della lettura.

Francesco